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In uno studio presentato dall’International Stroke Conference 2009 dell’American Stroke Association di San Diego, risulta che gli abitanti dei quartieri in cui c’è una maggiore prevalenza di fast-food, hanno un
rischio molto più elevato di avere un ictus.
Sono stati esaminati i dati clinici degli abitanti di una cittadina, in Texas, tra il 2000 e il 2003. In questo periodo in città sono stati registrati 1247 ictus ischemici (il tipo più comune di ictus). Confrontando questi dati con la diffusione di fast-food nelle varie zone, si è riscontrato che nei quartieri a maggior concentrazione di questo tipo di ristorazione, il rischio aumenta del 13%. Più precisamente per ogni fast-food in più presente nel quartiere, il rischio aumenta dell’ 1%. Resta da capire se viene prima l’uovo o la gallina: ovvero le persone preferiscono mangiare al fast-food perché ce ne sono di più, oppure ci sono più fast-food in quelle zone in cui le abitudini alimentari sono comunque errate.
La morale rimane sempre la stessa: una corretta alimentazione (e una moderata attività fisica) è la migliore prevenzione per le malattie cardiovascolari.
é vero perche dicono che usano lo stesso olio