apr
05

Ecco arrivato il periodo più stressante per chi è soggetto alle allergie primaverili, fazzoletti ed antistaminici alla mano per affrontare i 3 mesi di naso che prude e gocciola. L'allergia non dipende soltanto dai pollini ma spesso anche all'intolleranza verso alcuni cibi, in particolare frutta e verdura che contengono proteine degli allergeni presenti nelle piante da polline.
E' stato dimostrato che i frutti tropicali sono causa di allergia, così come arachidi, noci e nocciole, ma anche pesche, mele, albicocche; non si salvano da questo elenco di cibi allergici le verdure quali sedano, pomodori e finocchi.
Il mix di fattori allergici è causato anche dalla globalizzazione che ha permesso la circolazione dei prodotti in tutte le parti del mondo senza considerare l'aspetto "olfattivo"; infatti la maggior parte delle persone che crescono in zone con graminacee particolari è immune mentre chi non è mai stato a contatto con determinate piante, con una predisposizione di base, è soggetto ad allergia.
La buccia è la maggior causa della frutta allergizzante, prodotti come kiwi, ananas, albicocche, fragole hanno la parte esterna particolarmente elaborata per difendere il frutto da sole e insetti mentre tutti i frutti rossi (fragole, ciliegie, mirtilli, more, lamponi ribes nero e rosso) hanno fattori allergici al loro interno tra le proprietà nutritive.
Attenzione quindi anche a ciò che si mangia per non dare la colpa soltanto al polline che si vede volare nell'aria.