set
15
Chi segue le dieta mediterranea vive più a lungo perché si ammala meno di tumori, Parkinson e Alzheimer. Secondo una recente ricerca dell’Università di Firenze la dieta mediterranea è in gradi di ridurre del 13 % l’insorgenza di queste malattie gravi, del 9% le malattie cardiovascolari, e del 6% l’incidenza di tumori. Purtroppo però soprattutto i giovani si stanno gradualmente allontanando dai sani principi della dieta mediterranea.
Prendendo in analisi tutte le ricerche svolte sulle abitudini alimentari negli ultimi 18 anni su più di 1,5 milione di persone si è sempre riscontrato che più ci si attiene alla dieta mediterranea, più si riducono le malattie si allunga la vita. Ed è grazie a questo che in Italia si è arrivati a una vita media di 78 e 84 anni, rispettivamente per uomini e donne, nettamente al di sopra della media europea. Purtroppo però anche da noi le nuove generazioni stanno abbandonando la dieta a base di frutta, verdura, legumi, cereali e olio d’oliva, sostituendola con cibi pieni di
grassi idrogenati, ipercalorici, e bibite zuccherate.
Certamente la mancanza di tempo e soldi da dedicare alla spesa quotidiana di frutta e verdura è un’ulteriore incentivo a questa pericolosa tendenza. Secondo uno studio condotto dalla FAO in 15 paesi negli ultimi 45 anni, l'apporto calorico giornaliero è passato da 2960 kcal a 3340 kcal, (20% in più). Addirittura nei paesi mediterranei che erano leader mondiali del mangiare sano come Grecia, Spagna, Portogallo e Italia, l’aumento è stato addirittura del 30%. Bisogna quindi sempre di più sensibilizzare i giovani, (come si sta facendo per il fumo, le droghe e l’alcool), sui benefici che dieta mediterranea che può avere sulla loro salute da adulti.