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Basterebbe un buon piatto di spaghetti per essere felici, e allontanare la depressione. La pasta infatti contiene il triptofano, un aminoacido che si trasforma in serotonina, il cosiddetto ormone della felicità, che darebbe oltre alla sensazione di sazietà anche quella del piacere e del benessere. Ecco spiegato anche il perché seguendo una dieta che esclude la pasta, spesso ci sentiamo nervosi e di cattivo umore. Ecco perchè gli italiani che sono i primi consumatori al mondo di pasta con 28 kg. a testa, sono anche tra i più felici. Secondo alcune ricerche scientifiche eliminando dalla dieta i carboidrati si rischia irritabilità, depressione e insonnia. Aumentare la quantità di proteine giornaliere a discapito dei carboidrati, a lungo andare può danneggiare il cuore e i reni, mentre mangiare una moderata quantità di pasta, ci proteggerebbe dall’obesità e dal diabete perché l’insulina viene rilasciata in modo graduale.Inoltre l’amido è una ottimale fonte energetica, e anche molto digeribile.
100 gr. di pasta apportano 360 kcal. e si può arrivare a 400-450 con un pò di condimento e non si può quindi considerarlo un piatto ingrassante. Quindi non rinunciamo mai ad un bel piatto di pasta, cercando però di non esagerare con i condimenti.
Questa mi è nuova.